Friday, February 15, 2013

Vestizione


In rassegna
davanti allo specchio
controllo
di poter uscire
di essere pronto
per quando mi vedrai
davanti e intorno agli occhi
mi vedrai.
Le spalle le ho
le mani
mi tremano un po'
le braccia resistono
ai carichi e scarichi
dell'acqua al mio mulino
di tutte le volte in cui
mi sono addormentato
e portato a letto da solo.
La pancia è un po' gonfia
farfalle e rimorsi,
ma più le farfalle
e un'aiuola di terra color caffè
seminata a grano e sorrisi
deglutiti.
Il petto respira
più in basso la voglia
e qualche aritmico spavento
per quando il coraggio lo trovo
nei passi che corro tornando
a dirti che - scusa -
io proprio alle volte mi sbaglio.
A dirti che - scusa -
io proprio alle volte confondo
il senso di meritarmi l'affetto
figurarsi l'amore
se mi pare mai giusto, per me.
Controllo le gambe allora
per questo ritorno
fortuna che i piedi li appoggio con cura
perché le ginocchia mi tremano un po'.
Mi pare ci sia quasi tutto
mi pare,
ma quando sto per infilare un sorriso
mi accorgo di un ciuffo
un mazzo di capelli
di erba selvatica da estirpare
tu entri a quel punto
e usi le dita di pettine che scioglie i nodi
rimetti quel ciuffo al suo posto
e dici "sei bello, andiamo
ché siamo in ritardo".