Friday, December 16, 2011
Flap, flap, sbonk!
Flap, flap, sbonk!
È questo il suono che fa
l'atroce ostinazione tua
che ascolto rifilarti
oppure nei racconti
di altri
- che poi chissà com'è
vengono a dirlo a me.
Flap, flap, sbonk!
Falena su lampadina
mosca su finestra
piccione su bordo di balcone
su un fiore finto, il calabrone.
Flap, flap, sbonk!
Lancetta dei minuti
sul cinquantanove
oscillante, incastrata
minestra rancida
che - insisti -
è più buona riscaldata.
Se un tempo io, cretino
ho fatto da rimbalzo
adesso dopo il battito
mi alzo e poi mi scanso
accomodati pure
cocciuta vanità.
Accomodati e scusami:
ci ho altro io da fare
una cosa
goduriosa
più in là.
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