Per via che io
di solito sono riservato
che tutti mi dicono
"Oh, ma quanto sei riservato!",
ma a volte no.
Per via di questo
e di altri fattori
che analizzerò più tardi
(volendo)
la gente sa delle cose di me
ma anche no.
Sanno per esempio
che io sono gentile
ché mi danno fastidio
le persone sgarbate
fosse per me
vivremmo tutti in una specie
di mondo
in cui ci si saluta,
cortesi.
Oppure alcuni sanno
del mio talento
quasi soprannaturale
nell'arrampicarmi sugli alberi
altri no, perché son riservato
e non è che sto lì
a vantarmi
perché sono uno
con poca autostima
per un fatto di educazione
e di questioni noiose da spiegare
in questa sede
un'altra, magari
(che significa invece: no
non mi va di raccontarlo
proprio mai).
Oppure altri sanno che
io c'ho le fobie numerologiche
tipo che le cose col cinque
vanno tutte bene
quelle col quattro
sono tipo la peste
per come le fuggo
- credo di avere del sangue
nipponico nelle vene
come forse si evince pure
dal taglio degli occhi
o magari
son tutte cazzate, non so.
Un'altra cosa che certi sanno
certuni altri no
è che mi piace quando
mi chiamano per nome
non quello completo, con tutte le lettere
che son tipo dodici
- la versione corta
di cinque (visto?) -
mi piace quando mi chiamano
mi pare che esisto,
ma in un senso ampio
di riconoscimento.
Oppure certi sanno
che io faccio alcune cose di nascosto
perché il mondo mi pare
delle volte mi pare
un posto non buio, per carità
ma scuretto, questo sì
e allora io
faccio delle cose
di nascosto
piccole
tipo mettere le caramelle nelle tasche
senza farmi accorgere
ché son discreto
e son capace
e poi le persone che mi piacciono
sorridono
e il mondo è un po' meno scuro.
Meno buio no:
quello quasi mai.
Poiché quando diventa buio
-occhio-
io ve lo dico:
lì son cazzi.
La gente sa
delle cose di me
perché a volte io parlo troppo
(tutto insieme, perché
di solito no)
tipo del mio anno
che ho perso,
oppure dei mostri
lungo il corridoio,
oppure anche di quanto bene
volevo ai miei nonni,
della mia paura delle galline,
delle cose stupide
che mi emozionano,
delle cose di sesso
che mi piacciono;
altri sanno che mi dimentico
sempre, mi scordo
come se avessi cent'anni
oppure del terrore che mi piglia
quando le cose non cambiano
o quando non posso rimediare
ché spesso faccio dei casini
(ora un po' meno, ma insomma).
La gente sa delle cose di me,
ma anche no.
Per esempio non sanno,
quasi nessuno,
- anzi: direi nessuno -
come io di baciarti
non smetterei
mai.
(Ora magari lo sapranno,
ma è diverso)
No comments:
Post a Comment