Grattugio i polpastrelli
sul muro
ché mi piace il dolore leggero
disturba quello che penso
e tiene lontano
quello che spero.
Certe volte mi traduco
a mente
in quel poco di lingue che so:
ci prendo le distanze
dalle opinioni.
Mi pare di potermi permettere
il lusso di:
- Non farci colazione
- Schivarle davanti allo specchio
- Sfilarmele come maglie
troppo strette
o
- Abitudini incagliate.
- Barche rivoltate.
A riva.
Così poi si è fatta l'ora
del silenzio siderale
che risucchia i passi
e le mani nelle tasche
e mentre sono in macchina
che inforco semafori
e stazioni radio
tremolanti
mi sento come quei pensieri che
a casa ci tornano da sé.
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