Monday, June 29, 2009

Filibustieri

Avanti
miei prodi
avanti
lancia in resta
barba crespa
uncini alla mano
avanti
ché ci son barche
da assaltare
notti da
sterminare
isole da battezzare.
Avanti, avanti.
Ci son mappe
da setacciare
budella da sforacchiare
pance piene come tasche
da svuotare.
Avanti miei prodi
avanti
per questo sciroppo
di salsedine
denso
e pesto.
Avanti tutta
scamiciate le vele
scontornate
le angosce
Avanti! Avanti!
Non c'è rotta che
tenga
non c'è.
Siamo esuli e
distanti
dalle case
che non abbiamo mai abitato
dagli spergiuri
che non abbiamo mai
proclamato.
Avanti
miei disgustosi
riottosi compagni
buoni d'animo
solo con la luna
covata nelle guance delle
donne tatuate
sui nostri migliori
sorrisi.
Avanti, avanti
siamo ispidi e gentili
come damerini di sabbia
e sale,
come bellimbusti
di garza e pane
macerati nel legno
asciugati al fumo
dei fuochi fatui
avanti miei scalcinati
compagni,
avanti
raminghi e contenti,
avanti ché c'è solo
da andare avanti
nel mare.

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