Friday, July 30, 2010

Un buon non compleanno

Accendo le antenne
sui tetti
come candeline
per il compleanno
di ogni notte
in cui
mi son salvato
semplicemente
alzando gli occhi
al cielo
buio
pesto
per le botte
che gli ho dato
al cielo
di notte
ed eran botte
dio, che botte (cit.).
Un buon
non compleanno
per ogni notte
in cui
non ho pensato
a te
un buon compleanno
per ogni notte
in cui
mi son raccattato
dal fondo
buio
pesto
delle botte
che mi sono dato
ed eran botte
da orbi
ché infatti poi
giocavo a mosca cieca
con la serratura
del mio scrigno
hai presente, no
il mio scrigno?
In fondo al mar
in fondo al mar
no, più giù:
negli abissi neri
bui
pesti
a loro però
niente botte
ché l'acqua non si picchia
altrimenti affoghi.
L'ho imparato.
Accendo le antenne
sui tetti
come candeline
per il compleanno
di ogni notte
in cui
mi son salvato
perché 'stanotte
festeggio e
guardo in alto
salvo ancora
dal dare tempo
al tempo
che il tempo
mi da.

Wednesday, July 28, 2010

Per via telepatica

Volevo leggerti nel pensiero,
ma poi
mi sono dedicato all'incavo
del tuo braccio
e quello che pensi
è venuto fuori
come un livido leggero
a forma di sedia a sdraio
quelle da mare
e allora ci siamo accomodati
tutti e due
con la bocca lì
silenziosissimi
non mi dire niente
non ti dico niente
Ecco, bravo.
Ecco, brava.
-tutto questo
per via telepatica
ché eravamo silenziosissimi-
e io ho notato
sempre lì con la bocca
nell'incavo sedia a sdraio
che ti eri sgualcita
allora t'ho spianata
un po' con la lingua
e la tua pelle
ha fatto un rumore di tovaglia
grattata a fine pasto
con le briciole
e a me m'hai fatto
tenerezza.
Quindi t'ho presa -delicato-
e t'ho sgrullata alla finestra
non senza
qualche difficoltà.
Poi t'ho ristesa
in un posto nuovo
un tavolo nuovo
di quelli che non ci vuole
un fiore
per fare il legno
forse un seme sì
ma non è rilevante,
almeno non adesso.
E te hai rotto il silenzio
come un uovo di cioccolata
e hai parlato poco,
pochissimo,
solo per dire
"Non credevo saresti
tornato.
Non sapevo m'avresti
cercata".
Ed il tempo prima
di noi
era tutto sbagliato.

Friday, July 02, 2010

Piccola Verità

Te mi fai sempre
un sacco di domande
perché sei venuta
fuori
un po' troppo
simile a me:
se non capisci
t'impunti e non
cedi neanche un
millimetro,
mi guardi in delle zone
imprecisabili
del viso,
mi guardi
come c'avessi
scritte delle cose
nelle rughe
d'espressione
e pure in quelle
d'invecchiamento.
Mi scosti
dei ciuffi di barba
come c'avessi
sotterrato le
risposte.
Poi t'accoccoli
ancora indagatoria
in dei modi strani,
io t'annuso
i capelli
e ti dico che
sei bella
te lo dico finché
ti sfinisci
mauffa
mabasta

e invece
io insisto finché non
mi sopporti più
perché penso che così
te lo ricorderai
tutti i giorni in cui
io non ci sarò.
Sei bella e te lo dico
fino allo sfinimento
così quando il mondo
cattivo e impreciso
farà finta che no,
tu ti ricorderai
di tutte le volte
che t'ho spazientita
con mille nomignoli di
bellezza:
mia piccola incrollabile
verità.
E allora saprai
che quello che fa per te
se non trova la tua
bellezza
allora
non è là.