Sunday, May 06, 2012

Favola della buonanotte

Rientrare e
appendere certe fitte di dolori
- fastidi antichi reumatici -
come camicie alle grucce
gualciti da un giorno
che sembrano due.
Spianare le ore e i minuti fuori fuoco:
le spalle che ci vedono doppio
o piuttosto chiedono
qualcosa di più
persino alle sconfitte.
E lei che già dorme
con tutta una forma nel sonno
anatomica sistemata per me
e il mio di sonno che
invece arriverà tra poco
quando crollare
non sarà segno di alcuna resa
ma esercitare le braccia e le mani
per imparare nel modo migliore
il modo migliore di stare al mondo domani.
Perciò faccio
quello che c'è da fare
con il respiro caldo della casa che lascio
camminarmi dentro
a passi piccoli e fremiti di assestamento
infilo il cappotto
e mi avvio
a fare
quello che c'è da fare.
Inizio il giro di ricognizione
della sua città:
umetto indice e pollice
e spengo le luci
una ad una
improvvisandomi lampionaio
con calma
mando tutti a dormire
non fate storie
e niente favola
della buonanotte
ché ne ho una sola
almeno 'stavolta
ed è soltanto per lei.

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