Thursday, April 03, 2014

Pugile

Respira
respira ho detto
checcazzo respira
respira e
esci da quell’angolo
fuori
gonfia i polmoni
ed esci da lì.
Copriti il viso
stai coperto
staccati dalle corde
- fuori -
respira
ed
esci
fuori.

Sono qui
da quanto
sono qui
che incasso
sono qui
e non vedo
quasi niente
dietro i guantoni
non vedo bene
mi arrivano i colpi
ma sono
come pezzi di ombre
che si staccano
sbuffi di cenere
da un’ombra più grande.

A chi conosce
tutte le scorciatoie io
lo farei stare su questo quadrato io,
per una ripresa
una soltanto
a cercare le vie di fuga
mentre arrivano i colpi
guardarlo - forse -
capire
che in certi momenti
puoi solo indietreggiare
cercare le corde
e
- Respira, cazzo! -
rifiatare.

Il patto segreto
tra te e chi ti spara
quei lampi negli occhi
è che tu non sei tu
e lui non è lui
niente di personale
e allora vale tutto
- arbitro permettendo -
finché riuscite ad avere
arcate sopraccigliari
sotto le quali potervi aggredire
da sotto le quali sapere
dove mandare a segno colpi
che avete
meno di un secondo di tempo poi
per dimenticare.

Respira,
sta' su con le mani
e danza:
non smettere di ballare
giragli attorno
né troppo distante
né troppo vicino
fagli credere
che stai per arrivare
e invece
fa' come certi temporali
che tuonano
e tuonano
e non arrivano mai
e poi ti fottono con uno scroscio
una goccia perpendicolare
che cade dall’ultimo parapetto
che hai omesso di evitare.

Respira.
Respira, cazzo, e
togliti di lì
levati dall’angolo esci
fuori
non ascoltare
niente e nessuno
attorno
non ascoltare l’arbitro
non ascoltare il pubblico
non ascoltare niente.
Cerca l’aria:
c’è un punto dove puoi respirare
va’ lì
invadilo
e lasciati invadere
i polmoni e arrivaci
lottando e
ballando
senza preoccuparti di niente
senza ascoltare nessuno
neanche me.

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